La Raspberry Pi 2 B è la scheda del più recente aggiornamento di Raspberry Pi Foundation per creare splendidi progetti innovativi in informatica e in programmazione. La scheda Pi 2 B ha la potenza di un processore ARM Cortex-A7 e il System on Chip (SoC) BCM 2836 a 900 MHz rispetto alla velocità di 700 MHz del Pi B+ BCM 2835, supporta le più recenti distribuzioni GNU/LINUX come Snappy Ubuntu e Microsoft Windows 10.
Snappy Ubuntu
Alcuni esempi di utilizzo del Raspberry Pi 2 B :
giocare ai videogiochi;
riprodurre musica e video in streaming;
server dlna;
web server;
minibox tv;
telecamera di sicurezza;
telefono gsm;
stazione meteo.
Ci sono in rete infiniti progetti da creare con il Raspberry, perchè allora scegliere Raspberry Pi 2 B?
Perchè è una scheda facile da usare, non costa molto, è economico nei consumi, compatto e poco ingombrante, utilizza distro linux, (è possibile scaricare molteplici software Open Source gratuitamente), infine è sei volte superiore come potenza rispetto alle altre versioni di Raspberry.
Cosa occorre per iniziare:
schermo (per configurare il proprio Raspberry Pi 2)
tastiera (per interagire con il Raspberry Pi 2)
mouse (per navigare nel Raspberry Pi 2)
scheda SD (per installare un sistema operativo)
Collegamenti HDMI/RCA (per collegare lo schermo)
alimentatore
cavo di rete Lan (per gli aggiornamenti e l’installazione di software/ interagire con altri dispositivi)
E’ possibile trovare questo gioiellino di tecnologia quad core, ordinando online su kubii , RS Components , Amazon ed infine su Conrad. Esiste più di una comunità che si dedicano alla programmazione e alla messa in opera dei progetti dedicati al Raspberry tra questi troviamo:
su Farnell ci sono tutti i rivenditori autorizzati divisi per regione.
Nell’acquisto dello starter kit del Raspberry Pi, all’interno dello scatolo troverete il manuale operativo.
https://www.robarts.it/wp-content/uploads/2015/12/raspberry-pi-logo.png350620adminhttps://www.robarts.it/wp-content/uploads/2022/07/robarts_web_logo.webpadmin2015-12-30 11:17:502022-04-28 22:29:04Raspberry Pi 2 un pc a portata di mano
Foto, documenti, filmati, file di calcolo, pdf, dispositivi sempre pieni e memorie di massa che non bastano, c’è un posto dove collocare questi dati che vogliamo salvare?
Esistono molti metodi per salvare i nostri dati importanti, cloud in rete con servizi a pagamento (vedi Google Drive o Dropbox ) e storage locali formati da server di archiviazione e NAS (Network Attached Storage). Per operare sui Cloud ed effettuare le copie dei vostri documenti, occorre avere a disposizione una buona banda larga in upload (connessione ad internet di trasferimento) , molte zone in Italia risultano ancora sprovviste di questo tipo di collegamento ad internet ed altre invece risultano con banda di collegamento da 2Mbit in download e 256 Kb in upload, con questo tipo di collegamento trasferire i vostri filmati e le vostre foto ad alta risoluzione, diventa un’impresa impossibile.
Pagare un servizio Cloud o comprare un NAS /server?
La soluzione meno dispendiosa in questo caso sono i NAS e i server di archiviazione che sono collegati alla rete locale LAN.
I NAS cosa sono ?
Sono per dirla in breve picccoli dispositivi di archiviazione che lavorano con dei processori dual core Intel Atom con un minimo di RAM (512MB), le operazioni manuali ed automatiche dei NAS sono affidate a delle distro Linux personalizzate, l’interfaccia grafica invece viene affidata a quella web. I NAS possono essere configurati da RAID0 a RAID5, facciamo qualche esempio sulle tipologie di RAID. RAID0: il tipo di partizionamento RAID0 è la somma di tutti i dischi installati nel dispositivo che creeranno alla fine un unico volume. RAID1: quando invece si vogliono archiviare i dati in una modalità sicura, si sceglie come impostazioni di partizione dei dischi, la modalità RAID 1 (mirroring), questa tipologia di partizione dei dischi implica che i dati inviati sui dispositivi NAS o Server di archiviazione, vengono registrati sul disco e contemporaneamente si effettua una copia identica su di un’altro disco di pari volume, in definitiva si ottiene una doppia copia dei dati su due dischi. Se nel tempo uno dei due dischi subirà una rottura o un danneggiamento,con l’inserimento di un nuovo disco nel NAS o server si otterrà di nuovo la copia esatta del disco non danneggiato, ottendendo così una nuova doppia copia dei dati.
Nel caso di un collegamento ad internet con fibra e di una grande azienda, un cloud può risultare meno dispendioso di un NAS o di un server di archiviazione locale. Si abbattono in questo caso i costi di acquisto del NAS o del Server, si abbattono i costi di manutenzione e i costi energetici per mantenere operativo il server. In definitiva un Cloud può essere una soluzione ideale per un’azienda che genera una mole di dati troppo grande per essere contenuta in uno o più NAS, Google Drive e Dropbox sono due soluzioni professionali che con il tempo hanno affinato la loro conoscenza nei servizi Cloud, l’affidabilità, la garanzia e l’assistenza non hanno paragoni verso altri servizi di cloud che propongono lo stesso servizio ad un costo minore, si ricorda che i propri dati vengono messi in gioco, dati sensibili e non sensibili, dati che per molti possono risultare meno importanti per noi non lo sono.
In rete si trovano varie soluzioni per un NAS ad uso casalingo, una soluzione consiste nell’ utilizzare un vecchio Pc, installarci sopra dei dischi sata e utilizzare FreeNAS (FreeBSD) come distro di gestione.
Se voglio invece comprare un NAS quale NAS devo scegliere ?
Cercare sui vari blog o riviste online qual’è il migliore, non è una soluzione al vostro problema, nessuno vi dirà mai di preciso e in assoluto qualè la scelta giusta, prendete quello che più vi garba, in base alle vostre esigenze, sia come prezzo e sia come prestazioni, anche in base all’uso che ne dovrete fare, ci sono alcuni NAS che hanno 1 Gb di ram altri con 4 gb di ram e sono più performanti, se la vostra scelta sarà orientata verso quel NAS, quel giga di ram in più vi costerà caro che quella di scegliere 1 gb di ram, molti utilizzano il NAS come server DLNA collegato al proprio Smart TV, altri invece come archivio di videosorveglianza, infine più delle volte si accede a questi dispositivi da remoto come fonte o archiviazione esterna. Se avete la gestione di un dominio o un no-ip registrato , oppure un servizio dyndns, che reindirizza il vostro ip dinamico di casa su di un dominio (es. serverdicasa.no-ip.org:8082) avrete modo di accedere al vostro archivio da remoto quindi accedere a tutti i dati che avete archiviato sul vostro Cloud casalingo.Vediamo in dettaglio alcuni NAS, il Qnap TS-451 e il WD MyCloud Mirror 6TB.
Il Qnap TS – 451 è un buon compromesso professionale per chi ha tutto collegato in rete LAN ed ha un piccolo ufficio, il dispositivo con oltre 4gb di ram supportata e un processore dual core, al momento dell’acquisto è sprovvisto di hard disk interni quindi toccherà a voi scegliere il tipo di hard disk da installare (consiglio WD Red) e che tipo di RAID utilizzare.
WD My Cloud Mirror 6tb Western Digital ha scelto la soluzione ideale per chi non vuole noie, il NAS è completo di hard disk interni, anche se il dispositivo indica 6tb di memoria interna utilizzando il RAID1 impostato di default si hanno a disposizione 3 TB di spazio utilizzabile. La configurazione del dispositivo è semplice, collegando lo stesso alla rete locale e avendo il dhcp abilitato dal router, è possibile sin da subito accedere alle impostazioni di configurazione del NAS. Con WD Mycloud 6tb si ha la possibilità di creare utenti e cartelle con accesso pubblico e privato, è possibile attivare per l’utilizzo remoto il server ftp ed ssh per il trasferimento di file dall’esterno ed accedervi per consultare l’archivio.Presenta una porta da 1 gbit interna e due porte USB 3.0 che necessitano sia per ampliare la capacità del NAS e sia per il trasferimento di file da un hard disk esterno.Questo NAS risulta idoneo e migliore per un’installazione casalinga tra i suoi pregi, silenzioso e poco ingombrante.
https://www.robarts.it/wp-content/uploads/2015/12/nas-cloud.png256256adminhttps://www.robarts.it/wp-content/uploads/2022/07/robarts_web_logo.webpadmin2015-12-01 12:13:522016-01-22 09:46:35Archiviamo i nostri dati Cloud e NAS per casa ed ufficio
Aggiorniamo un vecchio notebook del 2004 modello HP zv6000, installiamo su questo notebook , Linux Mint 13 Maya 32 bit ed effettuiamo un upgrade della ram.Lo zv6000 dell’HP monta un processore Atlon 3200+ è un buon compromesso per una cpu, il notebook come da manuale HP suggerisce un max ram di 2 gb.Il primo slot della ram si trova sotto la scocca mentre il secondo slot si trova sotto la tastiera come in alcuni netbook e-machines.
Queste sono le operazioni preliminari per aggiungere al notebook due banchi ram da 1gb pc2700. Prima di compiere qualunque operazione, si consiglia di rimuovere la batteria dall’alloggiamento del notebook e la presa di alimentazione.
Step
Immagine
Descrizione
1
Capovolgete il notebook sul piano di appoggio con lo sportello monitor chiuso ed individuate lo sportello della
ram posteriore
2
Rimuovete la vite di fissaggio con un cacciavite a croce e lo sportello del modulo,infine inserite il primo banco ram
3
Rimuovete le quattro viti di fissaggio superiore facendo attenzione a non rimuovere le viti di fissaggio del monitor
4
Girate nuovamente il notebook sul piano e fate leva sulla scocca superiore, prima leggermente sui bordi e poi con una carta plastificata (simile a quella di raccolta punti dei supermercati) verso il centro.
5
Dopo aver rimosso la pulsantiera di accensione e servizi, rimuovere le quattro viti di fissaggio della tastiera
6
Senza togliere il connettore della tastiera spostate leggermente la tastiera verso il basso poi copovolgete la tastiera sul piano touchpad del notebook
7
Adesso sotto la tastiera c’è un adesivo rettangolare argentato, incollato sulla struttura, fatevi leva con un taglierino per sollevare il rettangolo argentato e rimuovere il banco ram
8
Una volta inserito il banco ram da 1 gb pc 2700 coprite il banco con l’adesivo argentato sollevato nell’operazione precedente e procedete con l’operazione al contrario per riassemblare il notebook
Ora il nostro notebook ha 2gb di ram pc2700 possiamo procedere ad installare Linux Mint .Questa stessa procedura viene utilizzata quando bisogna cambiare le cerniere e il monitor del notebook.
https://www.robarts.it/wp-content/uploads/2015/05/smontaggio0.jpg300400adminhttps://www.robarts.it/wp-content/uploads/2022/07/robarts_web_logo.webpadmin2015-05-25 22:47:332016-01-22 12:04:17Installazione moduli ram per HP Pavilion zv6000
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